Caro Masterchef, mi mancherai parecchio…

0 commenti | 22 febbraio 2013 | Categoria : Curiosità

Alla fine ha vinto lei. La Tiziana che non avrei mai dato in finale, quella che è riuscita a far incazzare ogni tipo di essere umano, la spocchiosa ribelle che con orgoglio risponde a Carlo Cracco salvo poi rendersi artefice dell’inaccettabile spruzzata di olio fuori tempo massimo. Cose che in un Paese giusto vengono punite con l’estradizione e che, ancora oggi non riesco a spiegarmi perché, gli autori tentano di lasciar scivolare nell’oblio (#oilgate #ionondimentico). Vince l’avvocato che in finale svela inaspettatamente un lato umano che in pochi pensavano esistesse, la mamma dal cuore tenero che per prima cosa corre ad abbracciare la figlia. La stessa Tiziana che fino a qualche minuto prima aveva fatto terrorismo psicologico sul povero Andrea che non regge e crolla sul torrone.

Ebbene sì, non serviva il nome per capire che quel torrone fosse sbagliato e spianasse la strada a Tiziana. In un’edizione che sarà ricordata dagli amanti della pasticceria per il livello imbarazzante nella preparazione dei dessert. Una situazione che nemmeno lo spietato Iginio Massari è riuscito a sovvertire.

Ma, dolci a parte, caro Masterchef mi mancherai per tutto quello che mi hai insegnato: ora potrò bermi tranquillamente una tazza di Lapsang Souchon mentre cucino un piatto di pasta in montagna a 3mila metri, anche sotto la grandine. Potrò parlare la lingua di Ivan Masdergieff (il momento forse più emozionante della serata è stato quando i due autori del profilo, due geni, sono usciti allo scoperto) e saprò dove andare a farmi una partita a golf se voglio sfidare il fidanzato di Simona Ventura. Insomma, caro Masterchef, mi mancherai parecchio.

Rémy | remy@nonsonounapasticciera.it